«UFO – Fenomeno o mito?» da oggi in tutte le librerie

«UFO – Fenomeno o mito?»

Un libro di cui c’è (di nuovo) bisogno

Ogni anno vengono pubblicati in Italia molti libri sull’argomento UFO, per la maggior parte ormai auto-produzioni gestite su Amazon o analoghi canali di edizione e vendita.
In genere si tratta di testi che si occupano di aspetti specifici del fenomeno, di analisi più o meno fantasiose di questa o quella ipotesi, spesso con toni complottistici e assertivi.
Il filo conduttore di buona parte di queste pubblicazioni è il dare per scontato, per dato acquisito, non solo cosa si intenda per UFO o UAP, ma cosa in realtà siano, ossia qualche forma di visitatori extraterrestri.

Oggi, dopo più di settant’anni di ufologia, dopo decenni di analisi e discussioni, dopo che abbiamo visto nascere ed evolvere il nuovo approccio agli UAP, sembra davvero semplicistico ritornare ai modelli interpretativi “ingenui” degli Anni 50 e 60.
Per questo motivo c’è una nuova esigenza di “fare informazione” su cosa sono gli UFO/UAP, di presentare lo stato delle cose, quello che conosciamo “davvero” e quello che ancora ci è sconosciuto. Soprattutto c’è bisogno di fornire ai curiosi e agli appassionati un’immagine dell’ufologia che renda l’idea della complessità del fenomeno e delle difficoltà a studiarlo con le metodologie della ricerca scientifica.

Da queste necessità nasce il libro di Edoardo Russo «UFO – Fenomeno o mito?» che si propone di presentare, in modo chiaro e diretto, quello che è oggi l’ufologia, cosa rappresentano le osservazioni di Oggetti Volanti Non Identificato o UAP al di là delle fake news e delle mille fantasie che si raccontano attorno ad essi.
Questo bisogno di parlare di UFO/UAP in modo concreto, basato sui casi, sulle testimonianze, sui dati è stato condiviso da un editore importante come Rizzoli che ha chiesto al Centro Italiano Studi Ufologici (in occasione dei  suoi quarant’anni d’attività) di presentare il fenomeno UFO a chi oggi si avvicina all’argomento, spesso incuriosito dal nuovo interesse ufficiale negli Stati Uniti, e fa fatica a trovare una presentazione seria e circostanziata di cosa sono gli UAP e quali sono le informazioni attendibili.

Russo si è reso disponibile a portare a termine questo compito con un testo che segue in parte lo schema delle conferenze divulgative tenute nel corso degli anni, un modo per “parlare” direttamente al lettore e fargli condividere l’interesse e la complessità degli avvistamenti ma anche il senso critico e razionale che dobbiamo conservare nell’affrontarli.
Per l’autore si è trattato di sintetizzare i cinquant’anni del suo interesse nell’ufologia, che ne hanno fatto uno dei ricercatori più apprezzati a livello internazionale per le doti di coordinamento e di sintesi nella costruzione di un movimento ufologico di impronta scientifica.

Russo è uno dei soci fondatori del Centro Italiano Studi Ufologici e del collettivo europeo EuroUFO, è rappresentante italiano per il Mutual UFO Network americano (MUFON) e uno dei coordinatori della rete internazionale UAP Check. Ha partecipato all’organizzazione del secondo seminario del GEIPAN (l’organismo ufologico ufficiale francese) nel 2022 e – non a caso – è stato scelto come rappresentante dell’ufologia privata europea all’incontro di informazione tenutosi presso il Parlamento Europeo il 20 marzo 2024.

Oltre alla  sua e competenza, «UFO – Fenomeno o mito?» si propone al lettore con altre due importanti caratteristiche. La prima è che tutti gli avvistamenti riportati sono il frutto di indagini svolte direttamente dai ricercatori del Centro Italiano Studi Ufologici: il fenomeno UFO che viene presentato non si basa su voci di seconda mano o racconti senza fonti certe, ma su testimonianze raccolte in prima persona e casi investigati sul campo. In questo modo il lettore può ripercorrere gli stessi passi fatti dall’ufologo e condividerne le certezze ma anche i dubbi e le perplessità, per una visione ragionata e “matura” dell’intero argomento.

Inoltre il volume si presenta come il lavoro non di un singolo ma del “portavoce” di un’intera associazione – il Centro Italiano Studi Ufologici – che in quarant’anni di attività ha cambiato il modo di fare ufologia in Italia portando metodo, condivisione e organizzazione in un ambito troppo spesso lasciato (ieri ma anche oggi) in balia del dilettantismo e del sensazionalismo.

Al lettore vengono quindi proposte un insieme di informazioni ed una visione generale che sono il frutto del lavoro comune delle tante persone che hanno contribuito in quattro decenni alle attività del CISU. Finita la lettura, chi è interessato può trovare precisi riferimenti bibliografici per approfondire, ed anche ritrovare sul territorio i rappresentanti del Centro che hanno contribuito a svolgere le indagini, ad elaborare gli studi, a costruire gli archivi e quindi rendere possibile la realizzazione di questo libro.

La presentazione ufficiale della

UFO Fenomeno o mito?

Gli avvistamenti UFO sono reali o solo un riflesso delle nostre paure?
Che cosa nascondono i governi sugli UFO? Quanto c’è di vero nelle testimonianze di incontri ravvicinati?
E come si analizzano e catalogano gli avvistamenti?
Sono solo alcune delle domande a cui cerca di rispondere il portavoce del Centro Italiano Studi Ufologici per fare chiarezza una volta per tutte su avvistamenti, incontri ravvicinati e oggetti volanti non identificati.

Il mondo degli UFO e dell’ufologia è un intricato labirinto, un gioco di specchi che riflette tanto le nostre convinzioni quanto la realtà. Ed è in questo mondo che Edoardo Russo, portavoce del Centro Italiano Studi Ufologici, ci invita a seguirlo alla scoperta di un fenomeno che, da oltre settant’anni, continua ad affascinare e dividere. Ecco dunque decine di storie che ancora oggi abitano la zona grigia del dubbio: eventi che nessuno è riuscito a spiegare del tutto, ma che offrono sufficienti prove per dimostrare che qualcosa di strano è successo davvero.
Come la testimonianza di un uomo che, svegliato dall’abbaiare insistente dei cani, osservò nel suo campo un oggetto a forma di cupola ruotare lentamente, per poi sollevarsi nel cielo con un movimento fluido e silenzioso; o la vicenda di una coppia che, attraversando la Marsica, vide una struttura luminosa e geometrica sparire tra le montagne, lasciandosi dietro una scia di mistero; o ancora l’apparizione negli anni Ottanta di un enorme “sigaro volante”, osservato da migliaia di persone in diverse regioni italiane, e il famoso avvistamento delle luci notturne in Val Malone, dove i caccia militari inseguirono un fenomeno luminoso sfuggente che si dissolse tra le montagne.

Tra storie incredibili, analisi rigorose e fenomeni che ci spingono a confrontarci con l’ignoto, questo libro è un racconto avvincente sempre in bilico tra la lucida osservazione dei fatti e lo stupore che suscita in noi il mistero. E nasce dal desiderio di fare ordine tra spiegabile e inspiegabile, affrontando con un approccio scientifico avvistamenti, incontri ravvicinati e indagini ufologiche.
Un viaggio emozionante, per appassionati e scettici, tra cieli stellati, luci misteriose e l’eterna voglia di scoprire l’ignoto.

L’indice

INTRODUZIONE
Misteri volanti: cinquant’anni di riflessioni
L’ufologia non è una scienza
Un fenomeno a due facce

PRIMA PARTE
IL FENOMENO UFO: STORIA E SIGNIFICATO
Un mito americano o un fenomeno globale di massa?
C’erano una volta i dischi volanti
Chi studia gli UFO

SECONDA PARTE
DALLE LUCI AI CONTATTI: OSSERVARE E CAPIRE
La doppia faccia degli UFO
Luci nel buio: il fascino degli avvistamenti notturni
Dischi volanti e altri oggetti diurni
Incontri ravvicinati: quando gli ufo scendono a terra
Rapimenti alieni: tra mistero e fantascienza
USO: gli UFO subacquei
Prove e casi particolari
Un’immagine vale più di mille parole?
UFO e radar: quando il cielo diventa un enigma

TERZA PARTE
A MARGINE DEGLI UFO
Tra realtà e leggenda

QUARTA PARTE
UN MITO MODERNO
L’immaginario collettivo

CONCLUSIONI
La dotta ignoranza
Per chi volesse approfondire
Il Centro Italiano Studi Ufologici (CISU)

«UFO – Fenomeno o mito?»
240 pagine (+ 16 tavole) – Cartonato con sovraccoperta
Euro 18,00

Disponibile in tutte le librerie o presso lo store on-line di UPIAR (www.upiar.org)

Un nuovo libro sulla storia dell’ufologia spagnola

 

Una nuova uscita nella collana libraria in lingua spagnola che Vicente-Juan Ballester Olmos dirige per le Edizioni UPIAR

Dopo il precedente volume dedicato alla sua pluri-decennale corrispondenza con Antonio Ribera (notissimo decano dell’ufologia iberica), adesso è la volta di un altro importante ricercatore, José Tomás Ramírez y Barberó.

Ramírez y Barberó (1940-2020), militare di carriera (capitano di fanteria), è stato un pioniere nello studio scientifico del fenomeno UFO in Spagna, in particolare nell’applicazione di strumenti statistici all’analisi dei dati negli anni dal 1974 al 1979, con una eredità intellettuale  straordinaria, riportata nella sua vasta bibliografia, inclusa nel volume.

Il corposo volume (422 pagine in grande formato, illustrato) raccoglie la corrispondenza che V.J. Ballester Olmos ha avuto con Ramírez y Barberó tra gli anni 1974 e 1991. Ulteriore complemento a questo lavoro biografico-documentario sono gli scambi epistolari con altri tre importanti studiosi spagnoli: Miguel Guasp, Pedro Redón e Alberto Adell.

Il libro contiene sette appendici, tra cui informazioni dettagliate e questionari relativi a cinque avvistamenti UFO avvenuti tra il 1970 e il 1975, che il capitano Ramírez aveva indagato personalmente.

Oltre che nella versione on line, il volume «Mi Correspondencia con José-Tomás Ramírez y Barberó» è  pubblicato in edizione cartacea dalle edizioni UPIAR e si può acquistare sul sito www.upiar.com al costo di 38,00 euro (col consueto sconto del 20% per soci e collaboratori del CISU).

E’ anche possibile approfittare di un’offerta speciale temporanea: acquistando entrambi i volumi (questo e il precedente «Mi Correspondencia con Antonio Ribera») è previsto uno speciale sconto del 20% (costo totale: 78,64 euro).

– – –

Nell’immagine in alto: la copertina del nuovo libro
Nella foto in basso: l’autore del volume

 

 

«Dove va l’ufologia» – 39° Convegno nazionale CISU – Bologna 23 novembre 2024

«Dove va l’ufologia»

Interessi ufficiali, nuove iniziative, nuovi protagonisti.
Prospettive di un ufologia in movimento

Il 39° Convegno nazionale del CISU si svolgerà a Bologna sabato 23 novembre e sarà dedicato all’aggiornamento e all’analisi dei molteplici progetti sugli UFO/UAP che si stanno sviluppando a livello internazionale.
A fianco del rinnovato coinvolgimento ufficiale degli Stati Uniti, e conseguente creazione di una commissione ufficlale per lo studio degli UAP, sono sorte e stanno nascendo numerose iniziative per quello che appare come un nuovo e forse “rinnovato” interesse per l’argomento ufologico.
Oltre alle udienze pubbliche al Parlamento USA e all’incontro al Parlamento Europeo, stiamo assistendo ad un nuovo impulso nel campo della ricerca ufologica che sono solo in parte sostenuto dallo zoccolo duro degli ufologi che non hanno mai smesso, nelle varie nazioni, di portare avanti le loro attività.
Un’altra componente è invece rappresentata da nuovi appassionati, da forze nuove che guardano agli UFO (o meglio agli UAP) con un occhio diverso, a volte inesperto, ma spesso libero da certe limitazioni dell’ufologia “tradizionale”.
Stanno quindi prendendo forma nuove aggregazioni (spesso diverse dallo schema dell’associazione) per gestire e veicolare l’informazione e per implementare nuovi strumenti e metodologie di studio.
Per dar conto di tutto questo movimento il nostro Convegno annuale sarà in parte dedicato ad un indispensabile aggiornamento su quanto sta succedendo ma anche ad un confronto collettivo per valutare le varie iniziative e per capire meglio come ci collochiamo, come CISU, rispetto ad un processo in divenire del quale non siamo solo spettatori ma già ora parte operativa integrante.

IL PROGRAMMA

Le relazioni di aggiornamento saranno le seguenti:
“Ultime notizie dall’America  – L’epopea degli UAP ufficiali” (Gian Paolo Grassino)
“Le mille iniziative della “nuova” ufologia”  (Edoardo Russo)
“Un nuovo ruolo per gli USO”  (Marco Bianchini)
Seguirà una tavola rotonda che coinvolgerà tutti i presenti.
Questi alcuni degli spunti per la discussione che verranno proposti:
– UAP e droni, due facce dello stesso problema?
– Ufologia ufficiale, AARO e disclosure, cosa possiamo aspettarci?
– Nuovi ufologi per una nuova ufologia?
– Intelligenza artificiale e ufologia: primi approcci
La partecipazione è riservata agli iscritti del CISU, che potranno assistere al convegno e intervenire alla discussione anche da remoto.

Messina: “Misteri intorno a noi”

I FENOMENI INSOLITI NEL MESSINESE

Pietro Torre è da sempre interessato a quanto di “misterioso” è accaduto negli anni a Messina e nella sua provincia e a queste tematiche aveva già dedicato tre volumi intitolati Misteriosi fenomeni nel cielo della provincia di Messina (Ragusi Editore, Muggiò, 1999; Lombardo Editore, Milazzo, 2000; Upiar Edizioni, Torino, 2016).
In questo volume Torre amplia il suo abito di interesse ad una serie di eventi anomali che vanno dall’osservazione di Oggetti Volanti non Identificati, a strani fenomeni atmosferici, dagli incontri con “fantasmi” alle visioni mistiche, cercando, dove possibile, di presentare delle probabili spiegazioni, di guardare con occhio razionale ciò che si presenta invece al di fuori della “normalità”.
Questa la presentazione dell’opera da parte dell’autore.

 

Cosa significa mistero?

Secondo una delle più classiche definizioni “mistero è tutto ciò che non si riesce a spiegare o che è tenuto segreto” (Dizionario Garzanti della Lingua Italiana, ed. 1965). Poiché tale definizione non indica “chi sia a non riuscire a spiegare” lasciando cioè un soggetto indeterminato, è lecito pensare che ciò che per un individuo è misterioso possa non esserlo per un altro.

Mi limiterò in queste pagine a riferire, in ordine cronologico dal 1900 al 2020, soprattutto per la città e la provincia di Messina, solo fatti di cui sono venuto a conoscenza o che mi hanno riguardato di persona, sui quali, ove possibile, tenterò di fornire una spiegazione; poi ognuno potrà fare le proprie considerazioni. Boost your winnings with an aviator game bonus! Soar to new heights and multiply your rewards with exclusive offers and promotions. Claim your bonus today. Molti fatti non sembrano fuori dalla regolarità dell’ordine naturale; per alcuni si è trovata una corretta interpretazione, per altri però si è in cerca di chiarimenti, fermo restando che spesso la percezione di un soggetto può venire “ingannata” per tanti motivi.

La mia raccolta riguarda certamente una piccola percentuale rispetto alla corposa messe di “misteri” che hanno coinvolto la gente di questi luoghi, comunque può darci un’idea di quante cose “poco chiare” impregnino la storia travagliata di questo angolo della Sicilia, non diversamente da quanto si registra in tutte le altre parti del mondo, anche se in genere non sembra così.

L’opera presente vuol essere una specie di complemento ai volumetti “Misteriosi fenomeni nel cielo della provincia di Messina”, da me pubblicati a cavallo fra XX e XXI secolo, con un allargamento ad altri fatti insoliti, scelti fra i più interessanti e meglio documentati. Forse su qualche caso sarebbe stato meglio tacere…

Il volume contiene eventi che ho vissuto di persona o che hanno riguardato persone a me vicine, su molti dei quali non ho ancora trovato la spiegazione razionale. Non ho voluto usare, nei limiti del possibile, né rigide e forzate interpretazioni, né distinzioni fra scienza e parascienza, né vorrei cadere nelle polemiche che spesso offuscano le idee, limitano la ricerca e fanno perdere tempo prezioso. Voglio piuttosto raccontare fatti vissuti, letti o ascoltati. Non desidero alimentare focolai di irrazionalità, né far “apparire” intelligenze non umane attorno a noi, essendo spesso impossibile separare il soggetto che osserva (e le sue suggestioni) dall’oggetto osservato, anche se non posso del tutto escludere che una qualche realtà parallela possa esistere e interferire occasionalmente o intenzionalmente con quella più consueta e familiare in cui siamo abitualmente immersi. Cercherò di essere dettagliato nelle descrizioni inquadrandole nel loro contesto e nella loro realtà, onde avvicinarmi il più possibile alla verità, malgrado i limiti e le aberrazioni che non possono non mancare nei ricordi lontani e nelle convinzioni personali di ciascun testimone. Spero di riuscirci e risultare gradito a chi avrà la pazienza di leggere.

Pietro Torre è nato a Milazzo nel 1949. Studioso appassionato dei fenomeni del cielo e della terra, si è laureato in matematica e poi in scienze naturali . Attualmente in pensione. Dal 1973 al 1976 ha fatto parte del Centro Ufologico Barcellonese e fin da allora ha raccolto un consistente archivio di casistica UFO locale.

Dal 2000 è curatore dell’archivio e del catalogo regionale per la Calabria, su cui ha curato per alcuni anni la pubblicazione del notiziario CISU Calabria e il Catalogo  degli avvistamenti della regione Calabria (Upiar edizioni, Torino, 2007), aggiornato poi con una seconda edizione Catalogo dei fenomeni ufologici e paraufologici della regione Calabria, (Upiar edizioni, Torino, 2023) presentata qui.

Dal 2006 ha preso in carico il “preUfoCat”, il progetto di raccolta e catalogazione dei fenomeni aerei insoliti riportati nelle antiche cronache, dall’antica Roma fino al 1900, producendo tre diverse edizioni del monumentale catalogo Strane luci nella storia d’Italia nel 2011 (260 pagine), nel 2015 (684 pagine) e nel 2018 (2 volumi, 1.010 pagine), sempre per le edizioni Upiar.

Misteri intorno a noi è composto da 284 pagine illustrate e si può acquistare sul sito di UPIAR (www.upiar.com) al prezzo di  25,00 euro (iscritti CISU 20,00) più spese di spedizione

 

GLI UAP AL PARLAMENTO EUROPEO

Il 20 marzo si è svolto, dalle 16 alle 18, l’atteso incontro presso il Parlamento Europeo per presentare il fenomeno UFO/UAP e i motivi per un interesse e coinvolgimento delle istituzioni europee.

Presentati dall’europarlamentare portoghese Francisco Guerreiro, si sono succeduti cinque relatori che hanno illustrato i vari aspetti del fenomeno e del suo studio, con riferimenti alle commissioni ufficiali statunitensi e alla problematiche legate alla sicurezza del volo, come sottolineato dai due piloti  presenti.

Si è trattato di un evento “storico” per l’ufologia privata europea, che ha avuto modo di presentarsi al massimo livello istituzionale e uscire dall’alone di discredito che da sempre la circonda.

E’ evidente che si tratta di un primo, piccolo passo per arrivare a collaborazioni concrete, a coinvolgimenti costanti e coordinati, ma l’importanza dell’evento è evidente e, più che alla recente udienza presso la Camera dei Rappresentanti negli USA,  fa tornare alla mente la famosa sessione presso le Nazioni Unite nel 1978, con la presenza attiva degli ufologi  Allen Hynek e Jacques Vallée.

Avremo modo di riportare ampiamente le relazioni e il dibattito che ha concluso l’incontro, oltre che le reazioni e le prospettive di sviluppo.

Per ora presentiamo il testo di Edoardo Russo che, parlando a nome di tutti gli ufologi europei, ha sintetizzato la storia e la situazione degli UAP nel nostro continente ed  i motivi per i quali l’argomento ha una sua rilevanza, a vari livelli.

 

Fenomeni anomali non identificati – Il contesto storico dell’UE

di Edoardo Russo

Gli UAP non sono un fenomeno solo americano. È sempre stato un fenomeno globale, con avvistamenti e testimonianze da tutto il mondo, e l’Europa è sempre stata in una posizione centrale per quanto riguarda gli avvistamenti, anche prima che il pubblico americano scoprisse i “dischi volanti” nell’estate del 1947: la prima ondata di fenomeni aerei non identificati nel dopoguerra furono i “razzi fantasma” sulla Scandinavia (ma anche su Italia e Grecia) nel 1946.

E le testimonianze europee sono tante: parliamo di milioni di persone. I sondaggi d’opinione alla domanda “pensi di aver visto un UFO” hanno ottenuto nei vari in diversi paesi europei una media del 6,5% di “sì”, che ammontano a ben 29 milioni di testimoni solo per i paesi dell’Unione Europea.

Ma non tutti i testimoni riferiscono le loro segnalazioni: le nostre stime sono che meno di 1 testimone su 100 si fa avanti e segnala il proprio avvistamento, dal momento che i database dei casi raccolti dalle organizzazioni civili UAP comprendono attualmente circa 170.000 segnalazioni dal Portogallo all’Ucraina, dalla Norvegia a Malta: un numero più alto rispetto ad analoghe raccolte di dati negli USA.

I fenomeni aerei non identificati non sono regolari nelle loro apparizioni: le segnalazioni di avvistamenti arrivano a ondate, con anni ricchi e anni poveri. La prima grande ondata di avvistamenti avvenne nella primavera del 1950 e fu veramente europea, coinvolgendo diversi paesi (Belgio, Italia, Spagna, Regno Unito). Un “panico da UAP” ancora più grande si verificò nell’autunno del 1954, con migliaia di casi concentrati principalmente sulla Francia e un clamore mediatico senza precedenti. Nel 1967 fu il Regno Unito, nel 1968 la Spagna, nel 1973 l’Italia, nel 1974 la Francia e così via: importanti ondate di avvistamenti di UAP si sono verificate nella maggior parte dei paesi europei negli ultimi 75 anni. Il mio paese, l’Italia, ha subito una “ondata UAP” così forte alla fine del 1978 che i pescatori si rifiutarono di uscire a pescare, furono inviate pattuglie di polizia a fotografare strane luci, furono presentate interrogazioni parlamentari e il governo incaricò l’Aeronautica Militare italiana di avviare una raccolta formale di testimonianze del pubblico. Anche se il 90-95% di tutti questi UAP viene successivamente identificato e spiegato con fenomeni naturali conosciuti o con oggetti artificiali noti (e questa è proprio l’attività di base di noi “investigatori UAP”), ci rimane un piccola (ma non trascurabile) residuo di casi anomali, per un totale di migliaia di “fenomeni aerei non identificati” in senso stretto su scala europea.

Cosa vedono le persone? La maggior parte degli avvistamenti riguarda luci distanti nel cielo notturno (75%) o oggetti volanti diurni distanti (15%), e questi sono quelli più facili da identificare con cause note. Ma abbiamo anche rapporti con maggiore stranezza e maggiore credibilità come incontri ravvicinati (10%); avvistamenti in volo di piloti militari, civili o privati (1%); effetti fisici temporanei o tracce al suolo (2%); rilevamenti radarici (per non parlare degli oggetti subacquei non identificati).

E ci sono effetti sociali collaterali, che sono stati oggetto di studi accademici da parte di psicologi, sociologi, antropologi. Anche se non possiamo parlare in questa sede  delle vere e proprie situazioni di panico che ci sono state, ci ritroviamo con un gran numero di persone che si chiedono cosa hanno visto, che hanno diritto a una risposta (se ce n’è una) ma non riescono a trovare nessuno ufficialmente incaricato di fornirne, e sono schiacciati tra chi dice loro “eravate ubriachi” e chi crede si tratti di visitatori extraterrestri. Sono solo le organizzazioni private che si prendono carico di quelle persone e delle loro testimonianze, cercando di trovare e offrire quelle risposte ai testimoni: sono (siamo) volontari non retribuiti che lo fanno per passione.

All’interno dell’Unione Europea ci sono alcune centinaia di studiosi privati seri dell’argomento, che cercano di applicare un approccio scientifico. E ci sono decine di associazioni razionali, una in quasi ogni paese europeo, alcune di loro attive da decenni, la maggior parte delle quali coopera all’interno di una rete ufologica europea (EuroUfo.net).  Per non dire che il più grande  archivio ufologico esistente al mondo si trova  in un paese europeo: la Svezia.

I militari: tradizionalmente raccolgono rapporti UFO/UAP nell’ambito della loro missione di controllo e difesa dello spazio aereo di ogni nazione. La maggior parte, se non tutti i paesi europei, hanno avuto i propri archivi militari di segnalazioni  (per lo più militari), proprio come negli Stati Uniti. E una decina di loro hanno declassificato o aperto i loro file UAP in tutto o in parte, per un totale di diverse migliaia di rapporti ora disponibili.

Per quanto riguarda le organizzazioni non militari ma comunque pubbliche che raccolgono e analizzano le segnalazioni di UAP, l’unica (non solo in Europa ma nel mondo) si trova in Francia: nel 1977 il Centro Nazionale di Studi Spaziali (CNES) ha creato un Gruppo di Studio sui Fenomeni Aerospaziali  Non Identificati (GEPAN, ora GEIPAN), che  non solo è ancora attivo ma offre proprio questo servizio al pubblico francese: raccogliere le testimonianze e cercare di identificare le cause, offrendo risposte al pubblico.

E la politica? Naturalmente è stata coinvolta fin dall’inizio: nella maggior parte dei paesi europei sono state presentate interrogazioni parlamentari almeno a partire dal 1950. E anche il Parlamento Europeo ne ha ricevute. Il coinvolgimento più massiccio si ebbe dopo che in Belgio alla fine del 1989 si verificò un’imponente ondata di avvistamenti di “triangoli volanti” e un deputato belga (Elio Di Rupo) ottenne che fosse aperta un’indagine in seno alla Commissione Energia, Ricerca e Tecnologia, la quale  incaricò un famoso scienziato ed eurodeputato, Tullio Regge, a svolgere quel lavoro e preparare una proposta, tra il 1991 e il 1993. La sua proposta di risoluzione era quella di dare al GEPAN francese uno status europeo, ma per alcune obiezioni politiche e un interesse politico troppo basso non ebbe successo. Da allora non è seguito alcun coinvolgimento concreto del Parlamento europeo. Fino ad oggi.

– – –

Una registrazione della presentazione, illustrata e sottotitolata in lingua italiana, è visionabile a questo link sul nostro canale YouTube.
La versione integrale del testo, completa di note e bibliografia, è scaricabile da qui.

Incontro sugli UFO/UAP al Parlamento Europeo: un italiano tra i relatori

—  COMUNICATO STAMPA  —

Il prossimo 20 marzo si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, un briefing rivolto agli europarlamentari sul problema degli UAP (Unidentified Anomalous Phenomena).

Ad organizzare l’evento è stato l’eurodeputato portoghese Francisco Guerreiro, del gruppo dei Verdi (Verts/ALE), che il 31 gennaio 2024 aveva già presentato un’interrogazione per chiedere come mai, nell’ambito nel nuovo programma spaziale europeo, non si tenesse conto dell’analisi delle osservazioni di UAP ai fini della sicurezza e sorveglianza legata alle missioni spaziali.

Promotore dell’incontro è stato il gruppo ufologico olandese UAP Coalitie Netherland, di recente costituzione, che si sta adoperando per attivare anche in Europa meccanismi di analisi e studio sugli UAP sul modello di quelli esistenti negli Stati Uniti.

Dal 2019, infatti, l’amministrazione americana ha ripreso ad occuparsi ufficialmente di UFO/UAP tanto da costituire nel 2022 presso il Dipartimento della Difesa una commissione di studio, l’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), che sta raccogliendo ed analizzando le segnalazioni di eventi anomali nell’ambito delle forze armate e del personale dell’amministrazione USA.

Il briefing del 20 marzo, rispetto ad altre iniziative precedenti, rappresenta un’importante novità perché saranno coinvolti anche i ricercatori privati, gli “ufologi”, per sensibilizzare gli eurodeputati su un argomento che, se è tornato di stringente attualità dopo i casi dei palloni-spia stratosferici osservati sui cieli statunitensi, in realtà da decenni è seguito da associazioni di studiosi.

A fare da portavoce degli ufologi europei è stato chiamato un italiano, Edoardo Russo, membro del collettivo EuroUFO e dell’iniziativa internazionale UAP Check, dirigente del Centro Italiano Studi Ufologici che da quasi quarant’anni si occupa di studiare il fenomeno UFO in modo serio e razionale.

Russo avrà il compito di presentare lo scenario europeo e l’impatto che gli UAP hanno sull’opinione pubblica sia a livello di segnalazioni, sia di curiosità ed interesse: «Ci sono milioni di cittadini europei che hanno osservato fenomeni non identificati, che si chiedono cosa hanno visto e che hanno tutto il diritto di ricevere delle risposte adeguate dalle autorità».

«Al momento» – aggiunge Russo – «sono solo le organizzazioni private, costituite da volontari e appassionati, che si fanno carico di cercare di dare una risposta a queste testimonianze. Un coinvolgimento degli enti pubblici europei in questo tipo di attività potrebbe fornire i mezzi e le competenze per dare al pubblico le adeguate informazioni».

Non è però la prima volta che le istituzioni di Bruxelles si occupano di UFO. Alla fine del 1990, in seguito ad una serie di osservazioni in Belgio, il deputato belga Elio Di Rupo ottenne che il Comitato per l’Energia, la Ricerca e la Tecnologia valutasse la possibilità di creare un organismo di studio del fenomeno. Ad occuparsi della cosa fu incaricato il fisico Tullio Regge (all’epoca parlamentare europeo) che nel 1993 avanzò la proposta di incaricare il Gruppo di Studio sui Fenomeni Aerospaziali Non identificati (GEPAN, oggi GEIPAN), creato nel 1977 in seno al Centre National d’Etudes Spatiales (CNES), elevando le sue competenze a livello europeo. Nel 1994 però la legislatura arrivò al suo termine e la proposta non ebbe seguito.

E’ invece di questi giorni la proposta di risoluzione presentata da Francisco Guerreiro per creare un meccanismo istituzionale europeo per la raccolta e valutazione delle osservazioni di “fenomeni anomali non identificati”.

 

Europarlamento: una proposta di regolamento europeo per indagare gli UAP/UFO

L’europarlamentare portoghese Francisco Guerreiro, nell’ambito delle sue iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni europee sul problema delle ossservazioni di fenomeni anomali, oltre all’annunciato briefing del 20 marzo, ha presentato una proposta per la raccolta e lo studio delle segnalazioni UAP in Europa.

Con il suo attivismo sul tema, Guerreiro  sta cercando di riportare in ambito europeo le istanze che negli Stati Uniti hanno condotto alla creazione dell’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office) presso il Pentagono, facendo però leva non solo sulla sicurezza del volo in ambito civile (il tema delle intrusioni in settori aerei militari sembra meno significativo, qui in Europa) ma anche sulla necessità di dare risposte rispetto alle osservazioni di fenomeni non identificati.

Anche se il Parlamento Europeo si era già occupato di UFO, è la prima volta dal 1994 che viene avanzata una vera e propria proposta di legge. E’ evidente che oggi, agli sgoccioli della legislatura, si tratta più che altro di un modo per sollevare il problema, ma c’è da augurarsi che il tema venga ripreso concretamente in futuro.

Per illustrare i termini della proposta, riportiamo il testo pubblicato da UAP Check a firma  di Andreas Müller, giornalista e scrittore tedesco, capo-redattore del sito web Grenzwissenschaft Aktuell e autore di due libri sui “veri X-Files UFO in Germania”.

 

Presentata al Parlamento europeo la risoluzione per un regolamento europeo per le indagini sugli UFO

Il membro portoghese dell’Europarlamento Francisco Guerreiro ha presentato formalmente una proposta di risoluzione per la segnalazione, la raccolta e la valutazione degli avvistamenti civili di UAP

Dopo che il deputato dei Verdi Francisco Guerreiro ha richiesto una procedura coordinata di segnalazione e di indagine degli oggetti anomali non identificati nello spazio aereo (UAP/ex UFO) in tutta Europa, il politico ha ora presentato formalmente una proposta di risoluzione per la segnalazione, la raccolta e la valutazione civile degli avvistamenti di UAP.

Il rappresentante portoghese ha sempre sostenuto un nuovo approccio, altrettanto serio e scientifico, alla questione degli oggetti volanti non identificati nel contesto della sicurezza dei voli e dell’interesse scientifico per questi fenomeni attraverso l’impegno parlamentare. Di recente, in un discorso tenuto durante la sessione plenaria del 5 febbraio 2024, Guerreiro aveva già richiesto ciò che ora ha formalmente presentato.

Sotto il riferimento documentale “B9-0194/2024” del Parlamento Europeo, la risoluzione di Guerreiro dell’11 marzo si presenta come segue:

 

MOZIONE DI RISOLUZIONE

ai sensi dell’articolo 143 del regolamento sul l’aggiornamento della regolamentazione UE sulla segnalazione, l’analisi e il follow-up degli eventi nell’aviazione civile, per l’inclusione della segnalazione degli UAP

+B9-0194/2024
Mozione per la risoluzione del Parlamento Europeo sull’aggiornamento del regolamento UE sulla segnalazione, l’analisi e il follow-up degli eventi nell’aviazione civile per l’inclusione della segnalazione degli UAP

Il Parlamento Europeo, visto l’articolo 143 del suo regolamento

  1. considerato che i fenomeni anomali non identificati (UAP) rimangono un argomento stigmatizzato, che spesso inibisce la raccolta e l’analisi metodica dei dati da parte della comunità scientifica;
  2. considerato che un numero significativo di eventi UAP, inclusi molti avvistamenti di prima mano da parte dei piloti di linea e degli equipaggi, rimane inspiegato o non segnalato;
  3. considerato che il Regolamento (UE) 376/20141 permette solo ai professionisti dell’aviazione di segnalare questioni relative alla sicurezza;
  4. considerato che legislatori bipartisan negli Stati Uniti, hanno proposto una nuova legislazione (disegno di Legge HR6967, Safe Airspace for Americans Act) per proteggere i piloti civili e il personale di aviazione che segnala avvistamenti di UAP;
  • Ritiene che l’UE dovrebbe proporre linee guida per una metodologia comune di segnalazione e analisi degli avvistamenti di UAP, che potrebbe risultare in un database e un repository armonizzati dell’UE e quindi consentire uno scambio tecnico di informazioni tra gli stati membri;
  • Chiede alla Commissione di proporre l’aggiornamento della legislazione attuale, vale a dire del Regolamento (UE) 376/2014, per includere un meccanismo per la segnalazione e l’analisi dei dati coerente, trasparente e libero da pregiudizi riguardo gli UAP nello spazio aereo dell’UE, incluso quando tali eventi non presentano alcun rischio di sicurezza apparente e immediato per gli aerei coinvolti.

Quando e se ci si possa aspettare un dibattito o addirittura un voto su tale materia non è attualmente noto.

[Traduzione di Matteo Marrocu]

La storia dell’ufologia spagnola nelle lettere tra Antonio Ribera e Vicente-Juan Ballester Olmos

Antonio Ribera i Jordà (1920-2001) è stato uno dei padri dell’ufologia spagnola e forse l’ufologo spagnolo più conosciuto nel mondo.

Traduttore e scrittore (anche al di fuori dell’ambito ufologico: dalla fantascienza alla poesia) è stato un personaggio eclettico: attivista della causa catalana, console della Romania a Barcellona ed esperto subacqueo tanto da essere, nel 1953, uno degli artefici del Centro per il Recupero e la Ricerca Subacquea (CRIS).

Avvicinatosi all’ufologia sin dagli inizi, nel 1947, è stato tra i fondatori di una delle prime associazioni ufologiche spagnole il Centro de Estudios  Interplanetarios (CEI) di Barcellona, nel 1958.

Ha collaborato con svariate riviste dell’insolito e scritto numerosi libri dedicati agli UFO, alcuni dei quali tradotti anche in italiano (“I misteri dei dischi volanti”, “Prova dell’esistenza dei dischi volanti”, “UFO: processo con testimoni”, “Chi ci osserva dagli UFO?”, ma anche “I dodici triangoli della morte”).

In tutta la sua produzione e nelle sue attività Antonio Ribera è stato un riferimento per quella che possiamo definire un’ufologia “classica”. Fermo sostenitore dell’ETH (Extra Terrestrial Hypothesis) non ha mai abbandonato quel punto di vista e, anzi, si è speso completamente a favore del controverso caso Ummo (le lettere spedite da sedicenti extraterrestri), rivelatosi poi una via di mezzo tra l’esperimento sociologico e un vero e proprio falso.

Può sembrare quindi curioso che ad occuparsi di Ribera sia proprio Vicente-Juan Ballester Olmos, un ufologo votato ad un approccio razionale al fenomeno e spesso molto critico sulla stessa ufologia.

Quello che però li ha legati è stato un forte rapporto personale, di amicizia e rispetto, durato decenni durante i quali il giovane Ballester Olmos è cresciuto e si è progressivamente distaccato dalla figura paterna (come anagrafe e formazione) di Ribera senza perderne il contatto umano.

Per storicizzare questo rapporto, Vicente-Juan Ballester Olmos ha raccolto in un volume corposo (quasi 700 pagine in grande formato, riccamente illustrate) la riproduzione delle lettere che i due si sono scambiati nel tempo che ripercorrono tre decenni di fatti e opinioni che hanno scandito la storia dell’ufologia spagnola e, in qualche modo, la stessa evoluzione dell’ufologia da quella ingenua  e pionieristica degli Anni 60 al tentativo odierno di farne un oggetto di studi seri e razionali.

La lunga introduzione al volume si può leggere cliccando qui.

Il libro “Mi correspondencia con Antonio Ribera” (interamente in spagnolo) è pubblicato dalle Edizioni Upiar e può essere acquistato sulla libreria on line Upiar Store.

– – –

Nella foto in alto: le traduzioni italiane dei libri di Ribera su UFO e dischi volanti.
Nella foto in basso: (da destra a sinistra) Antonio Ribera, Vicente-Juan Ballester Olmos e Edoardo Russo al First London International UFO Congress, il 26 agosto 1979

“Musiné, una montagna di folklore”

Il Musiné è un piccolo monte che si trova a pochi chilometri da Torino ed è da sempre un luogo ricco di tradizioni, leggende e fascino misterioso.

Ma il Musiné, negli ultimi decenni, è soprattutto diventato il monte degli UFO per antonomasia, guadagnandosi una fama che ha superato di molto l’ambito locale.

Sul Musiné sono stati scritti diversi libri e centinaia di articoli che, più che cercare di presentare ed analizzare i fatti, hanno perlopiù contribuito ad accrescerne la leggenda e l’alone di mistero. Fast cash loans online and get a lending decision in minutes.

Paolo Fiorino si occupa del Musiné da sempre, e in cinquant’anni di interesse ufologico ha raccolto sulla montagna “magica” una quantità di documentazioni, testimonianze, indagini che non ha eguali. Si tratta di un dossier imponente che comprende tutto quanto è stato pubblicato sull’argomento, ma soprattutto un’ampia raccolta di dati e di analisi, frutto di un continuo lavoro di indagine sul campo: sopralluoghi, interviste, contatti con chi è stato protagonista di qualsiasi fatto accaduto su quel monte o nei suoi dintorni.

“Musiné, una montagna di folklore” è il risultato di questi decenni di lavoro e ne ripercorre la storia, dall’antichità ai giorni nostri, analizzando uno ad uno tutti i fatti veri o leggendari che si sono succeduti, con particolare riguardo al rapporto con gli UFO e con gli ufologi.

Il legame di Fiorino con il Musiné è anche un percorso personale (rappresentativo di un’intera generazione di appassionati di ufologia) che ci racconta come, negli anni, l’interesse adolescenziale per gli UFO sia diventato uno studio serio, animato da una ferma volontà di capire, di informarsi, di andare oltre le apparenze, di cercare delle verità a volte non facili da accettare.

Ecco come l’autore stesso presenta il suo volume.

«Un ulteriore libro sul monte Musiné. A che pro?, sarà la domanda che non pochi si faranno. Non è già stato scritto tutto? Sì, proprio questo è il dilemma: molto, tanto, troppo, di tutto è stato scritto, ma soprattutto di più.

Il Musiné richiama tante suggestioni. Il fascino, il fascinoso, il mistero e il numinoso. L’alterità, l’altro, l’extraterrestre, l’alieno e non a caso è considerato il monte degli UFO all’interno del quale sarebbe celata una loro base. Ma richiama anche i mercanti dell’occulto, l’esoterico e lo spirituale con tutti i suoi intricati meandri. E’ la montagna magica e incantata, ma anche degli imbrogli plasmati negli ingredienti fondamentali del gusto della burla e delle teorie della cospirazione da cui, pur volendo, non possiamo né vogliamo prescindere. In altre parole un monte leggendario per eccellenza, di fatto una montagna di miti e leggende. Di ieri e di oggi. In ogni frangente narrazioni che suscitano stupore e meraviglia. Incantamento. Avremo così modo di constatare con mano che il Musiné è tanto, metaforicamente tutto, fuorché ciò che gli si attribuisce.

In questo avvincente cammino risaliremo alle origini del mito con considerazioni e dati finora sconosciuti ai più, addentrandoci con dovizia di particolari in ogni singolo aspetto che lo riguarda.

Il Musiné, infatti, non è solo UFO, ma racchiude nelle proprie viscere “culturali” tutto quel coacervo, quella cornucopia di misteri “collaterali”, per così dire, che chiunque si sia occupato di UFO ha incontrato prima o poi sul proprio cammino. Il Musiné è leggenda, è folklore, è magia nera e culti satanici. È esoterismo, è abductions, è paleoastronautica, è criptozoologia. È UFO-crash, è contattismo, è incontri ravvicinati. È la “montagna incantata”, massimo simbolo di una Torino notoriamente e tradizionalmente considerata “città magica”. È un catalizzatore di interesse per la carta stampata e, di recente, per il web e i social. Ed è cultura, con il suo “coinvolgimento” nella letteratura, nell’arte, nella musica, nel cinema, nel mondo dell’infanzia e, addirittura, nella questione NO-TAV. Il Musiné è una Magonia di valleiana memoria. Ed è tanto altro».

 

Sono tutte sfaccettature che l’autore è riuscito a sviscerare con dovizia di particolari, senza trascurare alcun aspetto della materia, producendo oltre quattrocento ampie pagine (formato A4) riccamente illustrate, la cui lettura fluisce tuttavia in maniera coinvolgente, senza mai stancare, e ci trasporta in quel mondo che tanto ha affascinato per decenni tutti noi ufologi, come pure affascinerà tutti gli appassionati e i curiosi che si immergeranno nel racconto offerto da questo volume.

 

Musiné – Una Montagna di folklore (464 pagine), Edizioni UPIAR, Torino 2024
è acquistabile esclusivamente sul negozio on line Upiar Store

Bologna, 18 novembre – “L’ufologia al tempo degli UAP”

Il 38° Convegno nazionale di ufologia, organizzato come ogni anno dal Centro Italiano Studi Ufologici, si svolgerà a Bologna sabato 18 novembre 2023.

L’incontro, che dopo tre anni di convegni “virtuali” sarà nuovamente in presenza, avrà come titolo L’ufologia al tempo degli UAP – Lavori in corso, aperture ufficiali  e nuovi organismi per affrontare nuovi e vecchi UFO”.

L’ultimo convegno tenutosi dal vivo, proprio a Bologna nel 2019, era stato dedicato agli “UFO del Pentagono” analizzando la fase iniziale del coinvolgimento nello studio degli UFO/UAP da parte degli enti pubblici statunitensi.

Dopo quattro anni, quella che sembrava un’iniziativa poco più che embrionale si è trasformata in una realtà concreta ed importante con l’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), che si sta mostrando come una vera e propria versione Anni 2000 dello storico Project Blue Book. A questo si sta ora aggiungendo il coinvolgimento – questo invece del tutto inedito – del mondo scientifico, rappresentato della NASA, con prospettive dalle potenzialità notevoli.

Siamo quindi nel pieno dell’era degli UAP, anche se non deve sfuggire che dietro la nuova sigla e i nuovi organismi di studio quello che troviamo sono pur sempre i nostri vecchi UFO, accompagnati da tutte le problematiche, le contraddizioni e gli spunti di interesse con i quali l’ufologia ha cercato di confrontarsi in oltre sette decenni.

Nel convegno di Bologna si parlerà quindi degli sviluppi continui e tumultuosi di questa nuova ufologia “ufficiale”, ma non perdendo di vista gli studi e gli approfondimenti che il nostro centro conduce da tempo e che, anzi, risultano ancora più interessanti da proporre oggi, a fronte di una sorta di “rigenerazione” dell’argomento e della sua immagine pubblica.

Parleremo quindi di lavori in corso e di progetti futuri, oltre che del rinnovato interesse per l’argomento ufologico che gli UAP stanno generando.

L’incontro, con inizio alle ore 15, è come sempre gratuito ed è aperto a tutti gli iscritti del Centro Italiano Studi Ufologici. I non associati che desiderassero partecipare possono farne richiesta alla segreteria del CISU (cisu@ufo.it).

È inoltre previsto un collegamento in streaming attraverso la piattaforma Zoom Meeting (con modalità comunicate dalla segreteria ai nostri soci e collaboratori). Alcune delle relazioni del convegno saranno successivamente rese disponibili sul canale YouTube del CISU.