Il Musiné è un piccolo monte che si trova a pochi chilometri da Torino ed è da sempre un luogo ricco di tradizioni, leggende e fascino misterioso.
Ma il Musiné, negli ultimi decenni, è soprattutto diventato il monte degli UFO per antonomasia, guadagnandosi una fama che ha superato di molto l’ambito locale.
Sul Musiné sono stati scritti diversi libri e centinaia di articoli che, più che cercare di presentare ed analizzare i fatti, hanno perlopiù contribuito ad accrescerne la leggenda e l’alone di mistero. Fast cash loans online and get a lending decision in minutes.
Paolo Fiorino si occupa del Musiné da sempre, e in cinquant’anni di interesse ufologico ha raccolto sulla montagna “magica” una quantità di documentazioni, testimonianze, indagini che non ha eguali. Si tratta di un dossier imponente che comprende tutto quanto è stato pubblicato sull’argomento, ma soprattutto un’ampia raccolta di dati e di analisi, frutto di un continuo lavoro di indagine sul campo: sopralluoghi, interviste, contatti con chi è stato protagonista di qualsiasi fatto accaduto su quel monte o nei suoi dintorni.
“Musiné, una montagna di folklore” è il risultato di questi decenni di lavoro e ne ripercorre la storia, dall’antichità ai giorni nostri, analizzando uno ad uno tutti i fatti veri o leggendari che si sono succeduti, con particolare riguardo al rapporto con gli UFO e con gli ufologi.
Il legame di Fiorino con il Musiné è anche un percorso personale (rappresentativo di un’intera generazione di appassionati di ufologia) che ci racconta come, negli anni, l’interesse adolescenziale per gli UFO sia diventato uno studio serio, animato da una ferma volontà di capire, di informarsi, di andare oltre le apparenze, di cercare delle verità a volte non facili da accettare.
Ecco come l’autore stesso presenta il suo volume.
«Un ulteriore libro sul monte Musiné. A che pro?, sarà la domanda che non pochi si faranno. Non è già stato scritto tutto? Sì, proprio questo è il dilemma: molto, tanto, troppo, di tutto è stato scritto, ma soprattutto di più.
Il Musiné richiama tante suggestioni. Il fascino, il fascinoso, il mistero e il numinoso. L’alterità, l’altro, l’extraterrestre, l’alieno e non a caso è considerato il monte degli UFO all’interno del quale sarebbe celata una loro base. Ma richiama anche i mercanti dell’occulto, l’esoterico e lo spirituale con tutti i suoi intricati meandri. E’ la montagna magica e incantata, ma anche degli imbrogli plasmati negli ingredienti fondamentali del gusto della burla e delle teorie della cospirazione da cui, pur volendo, non possiamo né vogliamo prescindere. In altre parole un monte leggendario per eccellenza, di fatto una montagna di miti e leggende. Di ieri e di oggi. In ogni frangente narrazioni che suscitano stupore e meraviglia. Incantamento. Avremo così modo di constatare con mano che il Musiné è tanto, metaforicamente tutto, fuorché ciò che gli si attribuisce.
In questo avvincente cammino risaliremo alle origini del mito con considerazioni e dati finora sconosciuti ai più, addentrandoci con dovizia di particolari in ogni singolo aspetto che lo riguarda.
Il Musiné, infatti, non è solo UFO, ma racchiude nelle proprie viscere “culturali” tutto quel coacervo, quella cornucopia di misteri “collaterali”, per così dire, che chiunque si sia occupato di UFO ha incontrato prima o poi sul proprio cammino. Il Musiné è leggenda, è folklore, è magia nera e culti satanici. È esoterismo, è abductions, è paleoastronautica, è criptozoologia. È UFO-crash, è contattismo, è incontri ravvicinati. È la “montagna incantata”, massimo simbolo di una Torino notoriamente e tradizionalmente considerata “città magica”. È un catalizzatore di interesse per la carta stampata e, di recente, per il web e i social. Ed è cultura, con il suo “coinvolgimento” nella letteratura, nell’arte, nella musica, nel cinema, nel mondo dell’infanzia e, addirittura, nella questione NO-TAV. Il Musiné è una Magonia di valleiana memoria. Ed è tanto altro».
Sono tutte sfaccettature che l’autore è riuscito a sviscerare con dovizia di particolari, senza trascurare alcun aspetto della materia, producendo oltre quattrocento ampie pagine (formato A4) riccamente illustrate, la cui lettura fluisce tuttavia in maniera coinvolgente, senza mai stancare, e ci trasporta in quel mondo che tanto ha affascinato per decenni tutti noi ufologi, come pure affascinerà tutti gli appassionati e i curiosi che si immergeranno nel racconto offerto da questo volume.
Musiné – Una Montagna di folklore (464 pagine), Edizioni UPIAR, Torino 2024
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