20 marzo 2024: La prima giornata europea degli UAP? – Parte 3

Mercoledì 20 marzo 2024, il Parlamento europeo ha ospitato a Bruxelles un incontro sui Fenomeni Anormali Non Identificati (abbreviati UAP, o PAN in francese). L’evento, il primo sugli UFO al Parlamento europeo in oltre 30 anni, è stato organizzato su iniziativa dell’eurodeputato Francisco Guerreiro, membro del gruppo politico dei Verdi. Quale seguito possiamo aspettarci, o immaginare, da questa giornata da ricordare?

(segue dalla seconda parte)

Forse abbiamo bisogno di una minaccia esterna e universale che ci faccia riconoscere questo legame comune. Di tanto in tanto penso a quanto velocemente svanirebbero le nostre differenze a livello mondiale se ci trovassimo di fronte a una minaccia aliena proveniente dall’esterno di questo mondo”, Ronald Reagan, 40° presidente degli Stati Uniti d’America.

La questione degli oggetti volanti non identificati non rientra nelle competenze della Commissione, che non ha intenzione di seguirla”, José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.

Gli UAP sono eventi critici che potrebbero minacciare il traffico aereo e la sicurezza aerea in Europa. In questo senso, sono d’accordo che dobbiamo prestare maggiore attenzione a questo aspetto”, Generale Claudio Graziano, Presidente dell’EUMC (Comitato Militare dell’Unione Europea).

 

IL SENTIMENTO

Guardiamo al periodo 2024-2029. Il 9 giugno 2024 sarà eletta una nuova squadra di 720 membri del Parlamento europeo (MEP), inaugurando in questo modo la decima legislatura del Parlamento europeo. Conosciamo il contesto politico, che non è mai stato così pericoloso dalla Seconda guerra mondiale; recessione economica e crisi finanziaria appena nascosta, tensioni internazionali al culmine con conflitti militari che contano decine di migliaia di morti alle nostre porte: Europa orientale, Mar Nero e Medio Oriente mediterraneo. Sul fronte interno si prevede un chiaro riequilibrio delle forze politiche a favore di una destra europea “dura” – populista, borghese, persino nazionalista – che metterà in discussione, tra l’altro, la legislazione ambientale e la transizione energetica all’ordine del giorno dell’Unione europea. Gli ecologisti, inoltre, lamentano le battute d’arresto imposte sulle questioni dei pesticidi, degli inquinanti eterni, dei nuovi OGM, dei rischi ambientali e delle malattie… Nubi velenose si addensano da tutte le parti, e non solo quando si tratta di emergenza climatica.

In queste circostanze, dove dominano il suono dei cannoni, il clamore delle folle inferocite e il rumore degli stivali, chi tra i futuri eurodeputati oserà esprimersi sulla questione degli UAP? Fin dall’inizio, la questione sembra secondaria, inutile o marginale. Come può il diversivo creato dagli UFO trovare posto al centro delle attuali questioni geostrategiche? Come si può progredire nell’integrazione delle questioni relative a UFO, UAP e UAO nelle politiche pubbliche europee? Inoltre, gli UAP potrebbero diventare un fattore di integrazione e coesione nell’UE? Quest’ultima domanda, tanto provocatoria quanto assurda, non è priva di fondamento.

 

EURO-LEADER UNITI CONTRO GLI UFO?

Nel 1987, nel suo discorso alla 42a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente Ronald Reagan disse: “Forse abbiamo bisogno di una minaccia esterna e universale per farci riconoscere questo legame comune. Di tanto in tanto penso a quanto velocemente svanirebbero le nostre differenze a livello mondiale se ci trovassimo di fronte a una minaccia aliena proveniente dall’esterno di questo mondo”(1) Sei anni dopo, nel dicembre 1993, la Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento europeo adottò all’unanimità una relazione sulla “proposta di creazione di un Centro europeo di monitoraggio degli UFO”, una risoluzione individuale sostenuta fin dal 1990 dal deputato socialista Elio di Rupo, futuro primo ministro belga. L’ondata belga era ancora fresca nella mente di tutti. Essa fu esplicitamente citata nel testo adottato dove si chiedeva che il SEPRA francese diventasse l’organismo di riferimento europeo e il cui relatore era il fisico italiano Tullio Regge. Purtroppo, il rapporto Regge era controverso e ferocemente contestato dagli eurodeputati britannici e non fu mai inserito nell’ordine del giorno della sessione plenaria del gennaio 1994. E così non fu mai votata prima della fine della legislatura, che avvenne sei mesi dopo… (2)

Nel 2010, un altro europarlamentare italiano, Mario Borghezio – esponente della Lega Nord – ha firmato una dichiarazione scritta in cui si chiedeva “la declassificazione della documentazione sugli UFO”, ritenendo “indispensabile l’istituzione di un centro scientifico per l’analisi e la diffusione dei dati scientifici raccolti fino a oggi da vari enti e governi europei”. (3) Nessuna azione ulteriore. Troppo pungente? La risposta della Commissione a un’altra interrogazione scritta, presentata due anni prima, nel 2008, dall’eurodeputato liberale cipriota Marios Matsakis (4), è molto chiara: “La questione degli oggetti volanti non identificati non rientra nelle competenze della Commissione che non ha intenzione di seguirla(5)  Dobbiamo forse dedurne che l’Unione europea ha bisogno di una nuova ondata di UFO da qualche parte all’interno dei 27 per forzare l’armonizzazione, scuotere lo status quo politico e rilanciare l’esame degli UAP nell’UE?

I “drovni” [crasi tra “droni” e “Ovni”] ora sciamano notte e giorno sopra le installazioni nucleari, la Marina degli Stati Uniti svela video di UAP girati 20 anni fa e i radar dei suoi aerei da combattimento misurano e registrano prestazioni di macchine volanti che sfidano le leggi della nostra fisica, rafforzando le richieste di un’ufologia strumentale solida e collaborativa. Ma c’è un altro modo di pensare a tutto questo ed è quello del francese Jean Cocteau: “Dal momento che questi misteri mi sfuggono, fingiamo di essere il loro organizzatore”, suggeriva il famoso artista a metà del secolo scorso. Un’intuizione poetica da non trascurare, degna dei migliori manuali di comunicazione strategica.

 

IN ATTESA DELLA PROSSIMA ONDATA?

Sappiamo che l’iniziativa politica di Francisco Guerreiro è stata accompagnata, fin dall’estate del 2023, da contatti con diversi funzionari della Commissione europea e delle nebulose agenzie dell’UE e che questi stessi funzionari, invitati a partecipare all’evento del marzo 2024, hanno scelto di non presentarsi e di rimanere in silenzio. Sappiamo anche che diversi eurodeputati del Parlamento europeo hanno espresso interesse per gli UAP in seguito agli interventi dell’eurodeputato portoghese dei Verdi, ma che non vogliono essere sotto i riflettori. Sappiamo anche che la commissione per le petizioni – un organo del Parlamento europeo cui i cittadini europei possono rivolgersi – nel 2021 non ha soddisfatto la richiesta di indagare sugli “avvistamenti UFO”. La domanda non è stata accolta, perché “sembra che le questioni non rientrino nei campi di attività dell’Unione”. (6)  Di cosa hanno paura?

In attesa della prossima ondata di UAP, quali opzioni ha la lobby europea degli UFO? Di fronte al disinteresse parlamentare di facciata e alla mancanza di volontà di dare risposte concrete ed esplicite da parte della Commissione europea e degli Stati membri dell’UE, la lobby europea degli UFO non ha altra scelta che riprendere il sopravvento.

Come fare maggior pressione per aumentare la consapevolezza di questo tema, ancora troppo stigmatizzato? Con incontri individuali con i nuovi europarlamentari, ricordando la risoluzione europea già approvata nel 1993? Il recente lavoro dell’eurodeputato Francisco Guerreiro? Le rivendicazioni sociali dei piloti di linea e dei veterani degli eserciti professionali? Presentando altre richieste di accesso ai documenti o domande scritte? Con l’evolversi delle notizie internazionali e delle rivelazioni statunitensi? Chris Gaffney del gruppo irlandese NHI Disclosure, ad esempio, si è specializzato nella richiesta di accesso ai documenti europei tramite Asktheeu.org. Non meno di 27 richieste dal 2021. (7)

 

20 MARZO: UNA GIORNATA EUROPEA DELL’UAP?

Un altro obiettivo intermedio potrebbe essere quello di fare del 20 marzo 2025 una “Giornata europea dell’UAP”, presentando i risultati di un grande sondaggio d’opinione paneuropeo. L’equivalente di un Eurobarometro sulla popolazione dei 27 Paesi sul tema degli UFO! Esistono diversi sondaggi nazionali, ma finora nulla su scala europea. Eppure tutti i Paesi europei sono interessati, come ha sottolineato l’ufologo italiano Edoardo Russo, coordinatore della rete EuroUFO e membro dell’iniziativa UAP Check, nel suo discorso al Parlamento europeo del 20 marzo 2024.(8) Un’altra forma di influenza sarebbe la pubblicazione di libri bianchi, comunicati stampa e note informative, sulla falsariga della Fondazione SOL oltreoceano, che illustrino i concreti vantaggi strategici, tecnologici e scientifici e la leadership geopolitica che deriverebbero dagli annunci e dagli impegni dell’UE sulla questione UFO. Non è da escludere nemmeno il sostegno a programmi o iniziative che coinvolgano conferenze pubbliche, progetti di ricerca o la Rete europea, guidati da consorzi pubblico-privati come ExoProbe, SETI, il Progetto Galileo, la Fondazione Sol, UAP Check e via dicendo.

Come lei ha sottolineato, gli UAP sono eventi critici che potrebbero minacciare il traffico e la sicurezza aerea in Europa. In tal senso, sono d’accordo con lei che dobbiamo prestare maggiore attenzione a questo”, ha scritto il generale italiano Claudio Graziano nell’agosto 2021, in risposta a una lettera dell’ufologo irlandese Chris Gaffney. Claudio Graziano parlava in qualità di presidente del Comitato militare dell’UE (EUMC), carica che ha ricoperto tra il 2018 e il 2022. Prosegue: “Tuttavia, devo sottolineare che la sicurezza aerea e la difesa rimangono una stretta giurisdizione nazionale e tutti i Paesi europei hanno già in atto alcune procedure di segnalazione. Inoltre, da un punto di vista prettamente militare, ricordo che la difesa aerea in Europa è coordinata e inserita nel sistema di difesa aerea della NATO. In questo senso e in accordo con il principio di evitare duplicazioni tra la NATO e l’UE, non vedo la necessità di creare una procedura o una struttura specifica dell’UE che se ne occupi. Nella mia veste, posso solo sottoporre la questione all’attenzione dei Capi di Stato Maggiore della Difesa degli Stati membri, raccomandando un più stretto coordinamento tra loro e una possibile condivisione dei dati con le istituzioni europee interessate. (…) Abbiamo bisogno di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini dell’UE su questi temi”, conclude il generale Graziano. (9)

LA NATO? La futura legislazione spaziale europea? Segretezza, divulgazione o disinformazione?

Il grande gioco europeo del nascondi-UAP non è ancora finito.

 

NOTE E RIFERIMENTI

(1) https://www.reaganlibrary.gov/archives/speech/address-42d-session-united-nations-general-assembly-new-york-new-york

(2) https://www.uapcheck.com/news/id/2024-02-13-uap-in-the-european-parliament-part-1

(3) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/DCL-7-2010-0057_EN.pdf

(4) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-6-2008-3024_EN.html

(5) https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-6-2008-3024-ASW_EN.html

(6) https://www.europarl.europa.eu/petitions-content/docs/petitions/petition-0381-2021-en.pdf

(7) https://www.asktheeu.org/en/user/chris_gaffney

(8) https://www.franciscoguerreiro.eu/pt/media/uap-check–european-commission-event-on-uap-%E2%80%93-the-historical-eu-context

(9) https://www.sundayworld.com/news/irish-news/wexford-man-recalls-close-encounter-with-ufos-that-left-him-dumbfounded/a696861738.html

Traduzione di Matteo Marrocu

 

Charles-Maxence Layet

Assistente parlamentare europeo tra il 2009 e il 2024. Charles-Maxence Layet è uno scrittore scientifico freelance, specialista di nuove tecnologie energetiche e del cosmo elettromagnetico, caporedattore ed editore del libro “Orbs Special Contact” dedicato agli UFO e all’ipotesi extraterrestre. Il suo viaggio si concentra principalmente sulla dimensione umana del fenomeno UAP. 

 

Nuovo direttivo e nuovo presidente del CISU

L’assemblea degli iscritti al Centro Italiano Studi Ufologici ha eletto un nuovo consiglio direttivo il 18 novembre 2023.

In occasione della consueta assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio, come avviene con cadenza biennale è stato eletto il consiglio direttivo per il periodo 2023-2025, nelle persone dei soci Marco Bianchini, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Stefano Innocenti, Edoardo Russo.
Il consiglio direttivo ha nominato Marco Bianchini come nuovo presidente del CISU.

Maggio: un mese di conferenze

Questo mese di maggio vedrà diverse conferenze o eventi divulgativi da parte del Centro Italiano Studi Ufologici Rusbank.net.

A parte una serata ufologica curata da Marco Bianchini per il Rotary Club Cortona Valdichiana il 3 maggio, la prima occasione pubblica sarà all’interno della kermesse Ufology Yes che si terrà a Pomezia (Roma) nel weekend del 6 e 7 maggio, con uno stand del CISU ed una conferenza di Stefano Innocenti su “Gli effetti elettromagnetici sulle automobili nella casistica ufologica italiana” (sabato 6 alle ore 17).

Giovedì 18 maggio Edoardo Russo parteciperà ad una tavola rotonda sul tema “UFO e spazio: il grande ritorno”, organizzato dal Mufant (Museo del fantastico) in collaborazione con Altec all’interno del Salone internazionale del libro, a Torino.

Sempre a Torino, presso la Sala Large del Centro Studi Sereno Regis, nel pomeriggio di domenica 28 maggio si svolgerà un convegno a più voci intitolato “UFO: quello che le stelle non dicono”, con relazioni e interventi di Emanuela De Vincenzo, Fabrizio Dividi, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Silvia Montanaro, Edoardo Russo.

Maggiori dettagli nei prossimi giorni.

37° Convegno nazionale di ufologia del CISU «CAIPAN-2. Il presente e il futuro dell’ufologia» Sabato 26 novembre 2022

Come abbiamo già riportato, il 13 e 14 ottobre a Tolosa si è tenuta la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), organizzato dal GEIPAN, il gruppo di studi sugli UAP del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES).

La prima edizione si era svolta, sempre a Tolosa, nel 2014 ed aveva rappresentato un’importante occasione di coinvolgimento tra l’ufologia pubblica francese e il mondo dei ricercatori privati. Visto l’interesse per le relazioni presentate avevamo dedicato al tema il nostro 29° convegno nazionale intitolato “Dopo il CAIPAN 2014. Resoconto,  discussione e prospettive per l’ufologia scientifica” e svoltosi a Bologna, il 22 novembre 2014.

I testi di alcune relazioni e la presentazione dell’evento sono stati poi pubblicati sul n. 41 della nostra rivista UFO – Rivista di informazione ufologica

Dopo otto anni il GEIPAN ha deciso di replicare l’iniziativa con un incontro che ha visto la partecipazione di un centinaio di studiosi, esperti e inquirenti strettamente selezionati, per confrontare e discutere  su due aree tematiche specifiche:

– indagini su casi,  ritenute interessanti per le modalità di  spiegazione (conoscenze multidisciplinari,  utilizzo di conoscenze specifiche o di specifici strumenti di analisi);

– metodologie, approcci scientifici e competenze coinvolte nell’analisi dei fenomeni; metodologie e strumenti utilizzati e da sviluppare per l’analisi e la classificazione degli UAP.

Anche in questo caso il seminario ha rappresentato forse ciò che di meglio si può fare al giorno d’oggi in ufologia, con relazioni di ambito scientifico e di ottimo livello.

Ci è sembrato quindi giusto, ancora una volta, focalizzare sul seminario francese  il nostro convegno annuale, giunto quest’anno alla 37° edizione, per condividere i contenuti degli interventi più interessanti e coinvolgere i partecipanti nelle discussioni che questi hanno prodotto.

Presentare il CAIPAN-2 significa anche ribadire cosa è oggi l’ufologia e cosa potrà esserlo domani. Mai come ora è ben chiaro che non esistono due, tre o mille ufologie, ma che da una parte c’è l’ufologia come studio serio, scientifico, paziente e caparbio del fenomeno UFO, e dall’altra solamente varie forme di “ufomania” che alla razionalità preferiscono il complottismo, la credenza e l’illusione.

Nel corso del nostro convegno, intitolato “CAIPAN-2: il presente e il futuro dell’ufologia” le relazioni più interessanti verranno illustrate dalla delegazione italiana che ha partecipato all’incontro: Giorgio Abraini, Giuseppe Santamaria, Paolo Toselli e Edoardo Russo (alla quale va aggiunto l’ufologo svizzero Bruno Mancusi, anche lui socio del CISU).

Fra i temi trattati:

– Come ottenere e identificare i dati utili dai testimoni di avvistamento

– La metodologia  del GEIPAN per la classificazione ed analisi della casistica

– Le possibilità di incrocio di dati strumentali diversi per le indagini sugli UAP

– L’attendibilità delle testimonianze (intervista cognitiva, eventi di osservazione di massa, analisi dei casi di rientro atmosferico)

– Strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi dei database casistici

Non mancherà una sintesi del provocatorio intervento di Vicente-Juan Ballester Olmos che ha dato vita ad un vivace dibattito sul senso stesso del fare ufologia oggi.

Il Convegno si svolgerà sabato 26 novembre dalle ore  15 alle 19, con accesso da remoto in modalità virtuale attraverso la piattaforma Zoom Metting.

L’inconto è riservato a soci e collaboratori del Centro Italiano Studi Ufologici.

Chi desiderasse partecipare come spettatore può farne richiesta alla segreteria del CISU (cisu@ufo.it), compatibilmente con le disponibilità di connessione.

CAIPAN-2: presente e futuro dell’ufologia

Il 13 e 14 ottobre si è svolta a Tolosa la seconda edizione del seminario CAIPAN (Collecte et Analyse des Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), una conferenza internazionale organizzata dal GEIPAN (l’ente ufficiale francese di studio sugli UFO) dedicata alla presentazione di studi e proposte per l’analisi delle testimonianze di avvistamento.

La prima conferenza CAIPAN si era tenuta nel 2014 e a suo tempo ne abbiamo dato ampia documentazione sulle pagine della nostra rivista. Si era trattato di un evento importantissimo nel quale era stato presentato lo “stato dell’arte” dell’ufologia scientifica con un approccio all’argomento che era stata una boccata d’ossigeno per tutti quelli che intendono l’ufologia come uno studio serio e razionale.


Dopo otto anni, la seconda conferenza CAIPAN ha rinnovato questo messaggio mirando ancora di più a come affrontare in modo pratico e concreto lo studio della casistica e le metodologie per analizzare gli avvistamenti come singoli casi e i casi nel loro insieme.

All’incontro, a porte chiuse con selezione dei partecipanti, sono stati invitati diversi soci del CISU: Stavros Hatzopoulos e Matteo Leone (che non hanno potuto partecipare), Giorgio Abraini, Bruno Mancusi, Edoardo Russo, Giuseppe Santamaria e Paolo Toselli (che erano invece presenti).

Giuseppe Santamaria ha presentato nella sezione poster uno studio intitolato  “Il ritorno della discernibilità statistica tra UFO e IFO” che si è proposto di verificare, utilizzando strumenti statistici appropriati, se le segnalazioni di UAP come insieme possono essere stratificate in sottoinsiemi distinti, contenenti caratteristiche intrinsecamente diverse.

Edoardo Russo ha invece portato una relazione dal titolo “Gli avvistamenti di massa come strumento per valutare l’affidabilità dei testimoni oculari di UFO” nella quale sono stati utilizzati alcuni esempi sia di fenomeni naturali sia di oggetti o fenomeni creati dall’uomo che hanno generato i flap UFO con centinaia di testimonianze, con riferimento sia alle variabili quantitative (es. ora, durata, direzione) che qualitative (es. colori, forme).

Russo è stato inoltre chiamato dal GEIPAN  a partecipare al comitato organizzatore del seminario, in virtù della sua esperienza e dei contatti in campo internazionale, ed è stato uno dei quattro componenti la sessione di riepilogo della prima giornata (confrontando le tecniche di indagine del GEIPAN con quelle delle associazioni ufologiche internazionali).

In attesa, anche questa volta, di riportare maggiori informazioni sugli studi presentati nel corso del nostro prossimo convegno e sulla rivista UFO, riportiamo di seguito il comunicato ufficiale conclusivo del CAIPAN. Due sono però le considerazioni che già possiamo fare. La prima che – anche questa volta – il GEIPAN ha aperto le porte agli studiosi privati, riconoscendone nuovamente il ruolo e valorizzando la qualità del loro contributo. Si tratta della dimostrazione che, al di là dei riconoscimenti “formali” che alcuni da una vita inutilmente inseguono, l’ufologia privata ha saputo crescere ed è oggi in grado di portare validi contributi alla ricerca.

La seconda osservazione è che questo CAIPAN-2 ribadisce che l’ufologia non è affatto morta, come alcuni amano ripetere, ma ha ancora molto da dire e da studiare. Soprattutto ci ricorda che non esiste una divisione tra ufologia “seria” e non, ma esistono invece da una parte questa che “è” l’ufologia, da un’altra parte  altre cose che, pur cercando di spacciarsi come ufologia, rappresentano frange sconnesse che vanno dall’ufomania alla cialtroneria vera e propria.

Per capire cosa significa ufologia per l’oggi e anche per il domani ci affidiamo al GEIPAN che nel suo comunicato descrive così il suo approccio che è anche, da sempre, anche il nostro: “È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni”.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL GEIPAN

CAIPAN II, colloquio internazionale dedicato ai PAN organizzato da GEIPAN a Tolosa

Giovedì 13 e venerdì 14 ottobre 2022 il Gruppo Studi e Informazione sui Fenomeni Unidentified Aerospace (GEIPAN), servizio tecnico CNES, ha organizzato la conferenza CAIPAN II a Tolosa, simposio internazionale dedicato a indagini, conoscenze e competenze sugli UAP.

Durante questi due giorni, più di 100 partecipanti tra scienziati, esperti tecnici, ricercatori e associazioni legate ai campi dell’ufologia  hanno presentato il loro lavoro. Gli argomenti trattati sono stati le indagini condotte sugli avvistamenti UAP e sui mezzi, le tecniche e le conoscenze utilizzate nell’analisi delle testimonianze.

La partecipazione è stata internazionale con rappresentanti 13 paesi. In particolare l’intervento di Daniel A. Evans, Vice Direttore R&D per i programmi scientifici della NASA e capo progetto del nuovo gruppo studio condotto dalla NASA sugli UAP, ha presentato la tabella di marcia dell’agenzia spaziale americana in materia di UAP. Un team indipendente e dedicato è stato istituito dalla NASA con  obiettivi «l’analisi degli UAP con un approccio scientifico e l’utilizzo da parte della NASA dei dati e strumenti scientifici per approfondire la conoscenza».

In occasione di questi due giorni di scambi e incontri di comunità dedicati alle competenze sui PAN, il GEIPAN ha esposto un fenomeno molto originale e poco conosciuto che riguarda diverse discipline tecniche. Se questo è già stato riscontrato da GEIPAN, ora viene spiegato, chiarito e reso popolare.

Questo tipo di fenomeno è nuovo per GEIPAN. Illustra molto bene l’approccio di GEIPAN e la diversità e complementarietà delle discipline. Astronomi, ingegneri ottici e medici hanno particolarmente richiesto. Alcune testimonianze di avvistamenti nel cielo possono ora essere spiegate dall’osservatore stesso.

Ricordiamo che il GEIPAN spiega razionalmente le strane osservazioni riportate dai testimoni.

La sua missione è raccogliere, analizzare, anonimizzare, archiviare e pubblicare le testimonianze di osservazione di PAN. È scienza al servizio della società con la particolarità di essere in diretta interfaccia con il grande pubblico, per ascoltare i testimoni. Per questa missione, il CNES fa affidamento sulle abilità e competenze interne ed esterne: volontari formati che indagano, esperti in discipline scientifiche e partner istituzionali molto Gendarmeria Nazionale, Aeronautica Militare, Aviazione Civile, Marina Militare, Meteo Francia, CNRS, ecc.).

Informare il testimone e il pubblico in generale è un punto molto importante. È un’opera in totale trasparenza che mostra l’integrità tecnica del GEIPAN e consente alla comunità scientifica e a tutti di analizzare e dare seguito a osservazioni e studi. Le relazioni sono pubblicate sul sito https://www.cnes-geipan.fr.

Il GEIPAN è supervisionato da un comitato direttivo presieduto da una personalità riconosciuta nel mondo aerospaziale e composto da rappresentanti delle autorità civili e militari del Paese (Gendarmeria Nazionale, Aviazione Civile, Meteo, Aeronautica, Ricerca Scientifica) e CNES. Questo comitato è responsabile analizzare i risultati del GEIPAN e formulare raccomandazioni al CNES sui suoi orientamenti.

40 anni di UPIAR

Il 5 aprile 2022 cade il quarantesimo anniversario dalla costituzione della “Cooperativa Iniziative e Studi UPIAR“.

Quello che da molti anni è diventato il braccio economico (e la casa editrice) del Centro Italiano Studi Ufologici nacque infatti il 5 aprile 1982, presso lo studio del notaio Pierangelo Martucci, a Torino.

Il CISU non esisteva ancora, per la verità, e l’iniziativa coinvolse diversi che allora erano soci del Centro Ufologico Nazionale (CUN) ma partì dal collettivo redazionale della rivista “UFO Phenomena”, che da alcuni anni si raccoglieva nel Comitato Nazionale Indipendente per lo studio dei Fenomeni Aerei Anomali (CNIFAA) ed era coordinato da Renzo Cabassi, Roberto Farabone e Francesco Izzo.

Dal 1976 il CNIFAA aveva pubblicato quella che è stata la prima rivista ufologica al mondo confezionata sulla base degli standard tipici per le pubblicazioni scientifiche, selezionando gli articoli con una procedura di revisione anonima da parte di referees di formazione accademica, specialisti nelle varie discipline.

Fino al 1980 la rivista UFO Phenomena – International Annual Review” (UPIAR) era stata pubblicata dalla piccola casa editrice bolognese Editecs, ma in vista dell’organizzazione di un convegno internazionale e del lancio di un supplemento (“UPIAR – Research in Progress“) venne deciso di allargare l’ambito degli attivisti partecipanti e di formalizzare una propria casa editrice, della quale tutti fossero soci. Ecco perché venne scelta la forma della cooperativa: una società  senza scopo di lucro con un numero aperto di soci.

Quel lunedì pomeriggio, nello studio del notaio torinese si trovarono non solo gli esponenti del CNIFAA ma anche alcuni esponenti della giovane generazione del CUN: Gian Paolo Grassino, Massimo Greco, Massimo Nebbia, Paolo Mercuri, Edoardo Russo, ai quali si aggiunsero poi Enrico Bernieri, Francesco Campolonghi, Fabrizio Cerquetti,  Antonio Chiumiento, Renato Fedele, Fabio Martini, Paolo Toselli.

Di quell’occasione non esistono foto, ma buona parte dei soci fondatori della Cooperativa UPIAR parteciparono pochi mesi dopo al seminario internazionale (“First UPIAR Colloquium on Human Sciences and UFO Phenomena”) organizzato a Salisburgo nel luglio di quell’anno, di cui riportiamo qui alcune immagini.

Con la nascita del Centro Italiano Studi Ufologici, dal 1986 la Cooperativa UPIAR ne è divenuta il braccio editoriale, espressamente dedicato alla pubblicazione di  riviste e libri ufologici  di alta qualità  e bassa tiratura, in gran parte ancora reperibile sul catalogo online Upiar Store.

In questi  quarant’anni, oltre ai quattro volumi della rivista UFO Phenomena e i cinque del supplemento URIP, le Edizioni UPIAR hanno pubblicato per il CISU 45 numeri di  UFO – rivista di informazione ufologica e i suoi vari supplementi (Ufo Notizie, Notiziario Archivio Stampa, Rassegna Casistica, Ufo Forum, Cisu Notizie, per un totale di diverse centinaia di fascicoli),   ai quali ha affiancato ben tre serie di pubblicazioni monografiche: la collezione in lingua inglese “UPIAR Monographs” (12 titoli), le monografie del CISU nella collana “Documenti UFO” (48 titoli) e i libri veri e propri (finora 20 titoli).

Numeri e durata che rappresentano un unicum,  un vero e proprio record a livello internazionale, tanto più in quanto l’iniziativa è rimasta senza fini di lucro e interamente gestita da volontari.

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Nella foto in alto: la copertina e la nota per trascrizione dell’atto costitutivo della cooperativa.
Nelle altre foto, dall’alto in basso, alcuni dei soci fondatori della Cooperativa Upiar al convegno del 1982: Francesco Izzo e Roberto Farabone;  Paolo Toselli ed Enrico Bernieri.
In basso: i primi numeri della rivista UPIAR (1976) e del supplemento URIP (1983).

Nasce una società scientifica internazionale di studi sugli UFO

Dopo alcuni incontri e discussioni a cavallo dell’Atlantico, il 16 marzo 2022 è stata formalizzata la costituzione della Société internationale des études transdisciplinaires en ovniologie (Società internazionale di studi transdisciplinari in ufologia), probabilmente la prima associazione ufologica conforme al modello della “societé savante“.

L’iniziativa è partita dal GARPAN   (Groupe d’assistance et de recherche sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés), la principale associazione ufologica del Québec, che già aveva organizzato convegni e pubblicazioni internazionali di orientamento scientifico sull’argomento UFO, e ha ora riunito un nucleo fondatore di ricercatori universitari canadesi per dare vita alla nuova organizzazione, aggregando anche diversi studiosi con titoli di studio universitari da alcuni paesi europei, soprattutto francofoni.

La SIETO progetta di associarsi ad un dipartimento universitario di scienze umane, iscriversi alla Federazione canadese di scienze umane, lanciare una rivista bilingue di tipo accademico (riprendendo l’esempio che venne lanciato proprio in Italia nel 1976, con la UFO Phenomena International Annual Review), organizzare un convegno annuale che rispecchi gli standard dei congressi scientifici, istituire un premio per tesi di laurea sull’argomento ufologico.

Fra i 22 soci fondatori ci sono diversi ufologi di lunga esperienza come Marc Leduc, Chris Rutkowski, Yann Vadnais (Canada), Rémy Fauchereau, Jean-Jacques Jaillat, Jean-Pierre Rospars (Francia) e due soci del Centro Italiano Studi Ufologici: Bruno Mancusi (per la Svizzera) e Edoardo Russo (per l’Italia). Presidente è stato eletto Yann Vadnais, vice-presidenti Chris Rutkowski e Jean-Jacques Jaillat.

 

 

 

Nuovo statuto e nuovo direttivo del CISU

L’assemblea degli iscritti al Centro Italiano Studi Ufologici ha eletto un nuovo consiglio direttivo il 3 dicembre 2021.

Nel corso dell’annuale assemblea di soci e collaboratori per l’approvazione del bilancio, è stato approvato un nuovo testo dello statuto e del regolamento, per adattare la struttura del CISU  alla nuova normativa sulle associazioni.

Nella stessa occasione, come avviene con cadenza biennale, è stato eletto il consiglio direttivo per il periodo 2021-2023, nelle persone dei soci Andrea Bovo, Arcangelo Cassano, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Edoardo Russo. Presidente è stato confermato Gian Paolo Grassino.

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Nella foto in evidenza: un momento dell’assemblea.

Nelle foto piccole: Andrea Bovo, Arcangelo Cassano, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Edoardo Russo

Una sede da 40 anni

Nell’autunno del 2019  si è festeggiato un anniversario importante per il CISU, ma particolarmente significativo per diversi di noi.

Ha infatti compiuto 40 anni la sede ufologica di Torino che iniziò le sue attività nel 1979 quando un gruppo di giovani ufologi (e un paio di “adulti”) decise di autotassarsi per affittare un piccolo ufficio (poco più di 30 mq.) in via Briccarello, nella zona sud della città, dove riunire i singoli archivi in uno unico più grande e iniziare ad incontrarsi con cadenza almeno settimanale, un appuntamento che prosegue ininterrottamente sino ad oggi, per un totale di oltre duemila riunioni (caso unico in Italia e forse nel mondo).

Si trattava all’epoca di ragazzi, alcuni poco più che maggiorenni, che provenivano da precedenti esperienze in gruppi locali e l’anno precedente erano confluiti nel Centro Ufologico Nazionale. Dal 1981 al 1985, la sede torinese ospitò la segreteria generale e gli archivi centrali del CUN e dalla fine del 1985 la sede e gli archivi nazionali del Centro Italiano Studi Ufologici (CISU), nato proprio a Torino, che da quasi 35 anni rappresenta l’ufologia di orientamento scientifico nel nostro paese.

Nel 2002 la sede ha traslocato e il vecchio ufficio è stato sostituito da un open space di 140 mq. (in Via Rubino) che ha consentito una miglior disposizione ed incremento degli archivi.

A Torino si trovano così oggi la maggiore biblioteca/emeroteca specializzata sugli UFO e il più grande archivio ufologico esistente non solo in Italia ma in tutta Europa (con la sola eccezione della Svezia) suddiviso tra archivio casistico, archivio stampa e dossier specifici su svariati temi. Presso la sede, dal 1985, è ininterrottamente operativa (altro record senza eguali) una segreteria telefonica dedicata a raccogliere segnalazioni di avvistamento.

La sede – soprattutto – è stata ed è tuttora un formidabile aggregatore di persone e risorse umane. Oltre al nucleo storico degli ufologi torinesi che da qualche decennio ormai costituiscono il “volano” delle attività (Angelo Galbiati, Fabrizio Dividi, Paolo Fiorino, Gian Paolo Grassino, Giorgio Giorgi, Matteo Leone, Edoardo Russo), sono decine gli appassionati che per periodi più o meno lunghi hanno dato il loro contributo alle attività di gestione dell’archivio e della segreteria. E sono state centinaia le persone che in quarant’anni sono passate almeno una volta a visitare la sede, consultare gli archivi, partecipare alle riunioni o agli incontri di discussione, organizzati nella forma di conferenze interne di approfondimento e dibattito.

Gli archivi torinesi sono stati inoltre meta di visite di numerosissimi ufologi. Oltre naturalmente ai soci del CISU, che rendono collettivamente possibile l’esistenza di tutto ciò, sono molti gli ufologi italiani e stranieri che sono venuti a trovarci o a consultare gli archivi. La sede ha poi ospitato frequentemente giornalisti, documentaristi e troupe televisive fornendo sempre informazioni, documentazioni e interviste, nell’ottica di servizio che da sempre ha caratterizzato gli ufologi del nucleo torinese e il CISU nel suo insieme.

Volendo ricordare un momento significativo in questi decenni, non possiamo non ricordare la visita dell’astronomo e ufologo americano Joseph Allen Hynek nel 1984 e il suo elogio “stupefatto” che così tante attività fossero svolte da un numero così piccolo di volontari.

Oggi la sede è aperta ad interessati e appassionati ogni lunedì sera. La principale attività continua ad essere quella legata all’incremento e ordinamento dell’archivio, che cresce costantemente anno dopo anno, così come le scaffalature e le librerie che lo contengono.

Almeno un paio di volte l’anno si tengono incontri divulgativi. Nel 2019 sono stati dedicati, ad esempio, a storie e leggende del Monte Musinè e alla presentazione di un complesso caso di abduction seguito recentemente.

Lo spazio fisico della sede ha in sostanza permesso agli ufologi torinesi (e non solo) di avere per quarant’anni un punto di riferimento costante, una “casa” accogliente nella quale trovare informazioni, dati ma anche amicizia e solidarietà.

E’ con questo spirito che guardiamo avanti, ricordando che questa sede è aperta a tutti e rappresenta un patrimonio non solo del CISU ma a disposizione di tutta l’ufologia.

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Nelle foto al centro: alcuni dei partecipanti al primo incontro interregionale del CUN, tenutosi il 4/11/1979 presso la sede torinese. Si riconoscono fra gli altri Antonio Chiumiento, Paolo Fiorino, Paolo Toselli.

Nelle foto in basso: l’emeroteca (periodici italiani e stranieri) e la biblioteca (libri in italiano).

Un sondaggio internazionale degli ufologi

Fra i molti libri che escono sull’argomento UFO, pochi sono quelli che meritano e che resteranno nella storia dell’ufologia. Ne è appena uscito uno, frutto di un’inedita collaborazione internazionale, ideata e coordinata da Milton Hourcade.

Hourcade è stato il pioniere dell’ufologia uruguayana, fondatore nel 1958 del CIOVI (Centro de Investigación de Objetos Voladores Inidentificados), giornalista tecnico-scientifico per la carta stampata e poi per la radio. Dal 1989 vive negli Stati Uniti e nel 2008, dopo lo scioglimento del CIOVI, ha creato il Grupo de Estudio de Fenómenos Aéreos Inusuales (GEFAI). Vincitore nel 2006 del Premio Zurich International (indetto dalla Fundacion Anomalia) per il libro “OVNIs: La Agenda Secreta”, è anche autore dei volumi “OVNIs: Desafío a la Ciencia” (1978), “Elementos de Ovnilogía – Guía para Investigación” (1989), “In Search Of Real UFOs” (2011).

Nell’estate del 2018, Milton ha lanciato un’iniziativa senza precedenti, un sondaggio fra alcuni esperti internazionali, ai quali è stato chiesto di rispondere a otto domande:

  • Usi l’espressione UFO o un’altra sigla, e perché?
  • Le tue idee sugli UFO sono cambiate negli anni?
  • L’inquirente ufologo dovrebbe diventare un esperto sugli IFO?
  • Se ci sono fenomeni ancora inesplicati, cosa potrebbero essere?
  • Come consideri la questione UFO in generale? Cosa pensi dell’argomento nel suo insieme?
  • E’ possibile fare qualcosa di concreto per portare la verità al pubblico e far cambiare idea a quelli che sostengono o credono che gli extraterrestri vivano con noi sulla Terra?
  • Pensi che il SETI o ricerche simili siano attività valide?
  • Qual è la tua opinione sugli universi multipli?

Alle domande di Hourcade hanno risposto 22 tra ufologi e studiosi di varie discipline scientifiche (astrofisica, antropologia, fisica, storia, psicologia) di 12 diversi paesi: Jan Aldrich (USA), Roberto Enrique Banchs (Argentina), Vicente-Juan Ballester Olmos (Spagna), Manuel Borraz Aymerich (Spagna), Rodrigo Andrés Bravo Garrido (Cile), Ignacio Cabria (Spagna), Jerome Clark (USA), George Eberhart (USA), Greg Eghigian (USA), Igor Kalytyuk (Ucraina), Martin Kottmeyer (USA), Rubén Lianza (Argentina), Claude Maugé (Francia), Hans-Werner Peiniger (Germania), Robert Powell (USA), Edoardo Russo (Italia), Salim Sigales Montes (Messico), Clas Svahn (Svezia), Massimo Teodorani (Italia), Thomas Tulien (USA), Wim van Utrecht (Belgio), Leopoldo Zambrano Enríquez (Messico).

Dopo aver pubblicato i loro interventi sul sito del GEFAI, il coordinatore del progetto li ha ora raccolti in un libro (Aliens, Ships and Hoaxes – The First International Survey of the Top UFO Researchers in the World”), insieme ad un’introduzione, un capitolo di riepilogo e valutazione del sondaggio, ed alcune appendici.

Il volume, disponibile sia in formato elettronico sia in edizione cartacea, rappresenta un’occasione preziosa per avere una visione d’insieme da diversi punti di vista della situazione attuale e delle prospettive per l’ufologia di orientamento scientifico, ed è destinato a diventare un classico della letteratura ufologica. Non possiamo che consigliarne caldamente la lettura.

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Nella foto in alto: i fondatori del CIOVI nel 1958
Nella foto in basso: Milton Hourcade oggi